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Buongiorno Dottori, il mio quesito riguarda il quadrante inferiore sx; 35 devitalizzato molti anni fa e di recente tolta la vecchia otturazione al fine di procedere con l'impianto quindi l'endodonzista prepara la gengiva e viene inserito il perno. 36: dente che ha subito svariati interventi nei 20 anni passati e viene presa la decisione di estrarlo: 2 ore e un quarto di VERA tortura, 15 fiale di anestetico (contate dal medico) dolore e "voglia di alzarsi e scappare" ma alla fine si conclude l'estrazione. La seduta successiva avrebbe avuto come protagonista il 37 che, sano, avrebbe dovuto essere devitalizzato per fare un ponte tra lui ed il 35 (dove ho ancora solo il perno). Un disastro in quanto la prima tronculare appena toccato il dente sentivo dolore; seconda tronculare nella stessa seduta e continuavo a sentire dolore; due tronculari e 3 plessiche ma niente, il dolore è forte quindi si richiude il dente, di poco aperto, con cavit e me ne vado verso casa. Mi viene consigliato di ricorrere alla sedazione semi-cosciente poiché, cito, :"il tuo organismo sta assimilando troppo l'adrenalina, sei troppo teso e quindi l'anestesia non ha alcun effetto". Ora, dopo questo doveroso preambolo (e mi scuso per la terminologia probabilmente non proprio esatta) il/i quesiti sono i seguenti: il 37 deve essere per forza devitalizzato per poter mettere il ponte? Il 35 che si trova solo con un perno non risentirà di tutto questo tempo trascorso (circa due mesi)? Come mai 2 tronculari e 3 plessiche non sono state sufficienti per addormentare il nervo? Come mai dormivo fino alla tempia, non sentivo la lingua (con conseguente sensazione di soffocamento)ma sentivo dolore? Ricordo male o esiste/esisteva una pasta arsenicale che veniva messa all'interno del dente per devitalizzare? Reputo tutti i dottori dello studio dei grandissimi professionisti e mi sono affidato ciecamente a loro e sono anche certo che in parte il problema sia mio in quanto l'estrazione mi ha particolarmente "stressato" ma vorrei risolvere questa questione quanto prima e si sa, due pareri sono una mezza certezza. Grazie in anticipo per l'attenzione e per la vostra collaborazione, saluti cordiali.
Non so con quale criterio abbia scelto il suo curante, se consigliato o per puro caso, ma in ogni caso mi sembra che la sua scelta sia stata infelice per non dire sfortunata. E sarei curioso di sapere se anche lei è vittima di chi lavora nei cosiddetti low cost. Certamente farebbe bene a sentire il parere di un collega più preparato, che magari sappia fare una normale anestesia e che non le proponga cose impensabili. Nel suo caso si possono fare scelte diverse che le dovrebbero essere illustrate in modo esaustivo e che le permetterebbero di fare una scelta più consapevole. Auguri