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Buongiorno, circa 4 mesi fà ho messo un impianto per un incisivo centrale, tengo a sottolineare che il dente lo avevo perso all'eta' di 8 anni. Oggi dopo 1 anno e 3 mesi di ortodonzia per trovare lo spazio e inserito l'impianto credevo di essere alla fine del lavoro. Ma malgrado l'inserimento di osso finto e senza problematiche infiammatorie a oggi l'impianto non ha retto minimamente la vite. Il Dott. è una persona esperta consigliata da molti e in tanti anni di attività casi come il mio, di non aderenza minima dell'impianto all'osso ne ha avuti solo due. Mi ha proposte due cose :1) Trapianto di osso vero, senza garanzie 2) Ponte con un incisivo centrale e uno laterale. Grazie
Ogni terapeuta si convince che una tecnica riabilitativa è migliore di un'altra, o più appropriata per quel caso, in base alla sua esperienza, alle sue conoscenze (che possono essere più o meno approfondite) alla letteratura e non ultimo alle proprie capacità manuali di eseguire una terapia piuttosto che un'altra. I fallimenti in implantologia sono ampiamente documentati e rappresentano, a seconda dei vari autori, una quota che va dal 3 al 5% nella mandibola, per salire al 6-8% nella mascella superiore. E questo indipendentemente dalla valutazione preoperatoria. Le voglio testimoniare la mia esperienza con un esempio (sono venticinque anni che mi occupo in modo specialistico di implantologia) che mi è già capitato diverse volte. Ho fatto dei casi di impianti multipli nei quali magari 7 impianti si sono integrati ed uno no, anche se erano stati messi nella stessa seduta, dalla stessa mano con identiche manovre, con identica qualità e disponibilità ossea. Se fosse stato il bilancio preoperatorio la causa del fallimento sarebbero dovuti cadere tutti e non solo uno. Ma le aggiungo un'altra cosa. Molte più volte di quanto lei possa immaginare mi è capitato (e come a me a stimatissimi colleghi) di mettere un impianto che fallisce la prima volta, ma che si integra la seconda. Anche il fatto che ci sia stato un innesto osseo è statisticamente trascurabile (sempre che tutto sia stato fatto in modo ineccepibile, cosa che non dubito). L'evento fallimento è un'evenienza possibile che tutti dovrebbero mettere in conto prima dell'intervento, ma che per fortuna si manifesta in un numero limitato di casi. E, per fortuna, spesso alla prova di appello l'implantologia si dimostra comunque strategia di successo. Abbia fiducia nel suo terapeuta, che se per giunta le è stato indicato come capace, e vedrà che il futuro non è sempre nero. Auguri